I LIVELLI DEL MODELLO ISO/OSI

L1: livello fisico (physical).

Definisce le specifiche elettriche, meccaniche e

procedurali necessarie all’attivazione, gestione e disattivazione del mezzo trasmissivo posto sotto il livello fisico. Queste specifiche riguardano connettori, trasmettitori, ricevitori, segnali, forme d’onda, livelli di tensione, temporizzazioni, bit-rate, distanze, ecc.

Al livello fisico l’informazione si presenta sotto forma di flusso di bit: non è possibile perciò riconoscere il significato dei bit né vedere la loro suddivisione in blocchi di dati.

L2: livello di linea (data-link).

Il livello fisico accetta un flusso di bit ad un estremo

della linea e lo consegna all’altro estremo senza garanzie: il numero di bit consegnati può essere maggiore, minore o uguale del numero di bit trasmessi ed alcuni bit possono assumere valori errati. Il livello di linea ha il compito di presentare al livello di rete un servizio di comunicazione point-to-point che trasmette frame, anziché flussi non specificati di bit, ed in grado di rilevare (e qualche volta anche correggere) eventuali errori di trasmissione.

L3: livello di rete (network)

E’ un livello complesso che si occupa di trasmettere pacchetti dalla sorgente alla destinazione (cioè tra end-point): questa funzione è chiaramente diversa da quella del livello data-link che ha il compito ben più modesto di trasportare frame da un estremo all’altro di una linea. Generalmente l’interfaccia rete/trasporto rappresenta il confine della rete: l’utente ha cioè il controllo sui protocolli e sulle interfacce da utilizzare dal livello di trasporto in sù.

L4: livello di trasporto (transport)

Il livello di trasporto costituisce la “frontiera” tra le funzioni di comunicazione e quelle di elaborazione. Esso dispone di mezzi per l’apertura, il mantenimento e la chiusura di connessioni di trasporto per la trasmissione di dati full-duplex tra interlocutori end-to-end; tutto ciò mascherando qualsiasi problema relativo alla trasmissione e garantendo, quindi, l’indipendenza delle funzioni di elaborazione dalle caratteristiche della rete utilizzata. Conseguentemente, a partire dal livello di trasporto, la rete non è più visibile.

 

L5: livello di sessione (session)

E’ il più basso tra i livelli di elaborazione; la sua funzione è quella di consentire lo scambio di messaggi tra end- points per mezzo di una connessione logica esente da interruzioni ed errori. Ogni connessione di sessione utilizza una connessione di trasporto, la quale non è necessariamente impegnata per tutta la durata della sessione: il livello di sessione, infatti, può autonomamente decidere di chiudere una connessione di trasporto e di riaprirne un’altra, qualora ciò fosse conveniente, senza produrre conseguenze sui livelli superiori. Se, ad esempio, si verifica un guasto mentre la trasmissione è in corso, la connessione di trasporto corrente viene terminata e ne viene aperta una

seconda, riattivando così il trasferimento delle unità informative esattamente dal punto in cui era stato interrotto.

L6: livello di presentazione (presentation)

Consente la corretta interpretazione dei messaggi scambiati dalle applicazioni, indipendentemente dai formati, dai codici e da tutte le altre convenzioni impiegate in ogni end-system. Si può dire che lo strato di presentazione agisce come un interprete: la situazione è infatti analoga a quella di due persone di lingue diverse che possono liberamente dialogare grazie a due interpreti che traducono i loro discorsi in un linguaggio assunto come riferimento comune.

L7: livello di applicazione (application)

E’ il livello OSI più vicino all’utente; esso ha la caratteristica di fornire servizi non ad un livello OSI, ma ad un’applicazione che è fuori dalla copertura del modello. I livelli inferiori forniscono un supporto di comunicazione tra 2 o più end-system affidabile, ma non effettuano nessun compito utile per l’utente: al livello 7 troviamo dei protocolli che svolgono funzioni utili alle applicazioni reali e che pertanto non ha senso replicare in ciascuna di esse (ciò giustifica l’introduzione di un ulteriore layer sopra il livello 6).

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